Menu Degustazione
Come organizzare un menu degustazione: guida pratica
Il menù degustazione è stato fin da subito un’"invenzione” di gran successo tra il pubblico di ristoranti stellati, e rimane tuttora una delle proposte più apprezzate e affascinanti per la clientela dell’alta ristorazione.
L’idea è semplice e, per molti versi, apporta notevoli vantaggi sia per lo chef in cucina – che può permettersi di focalizzare la propria attenzione su un numero di piatti, un ordine d’uscita e tempistiche ben definiti – sia per il cliente, che può immaginare il proprio pasto come un vero e proprio viaggio nella filosofia gastronomica dello chef, in quella che si potrebbe ovvero definire come la sua “poetica”.
Oggi il menù degustazione è un concept sempre più diffuso, non solo nei matrimoni e alle feste, e non più appannaggio esclusivo dei ristoranti stellati: una tendenza che, passo dopo passo, si sta impadronendo anche della carta di osterie e bistrot, specie quelli con un format moderno e al passo con i tempi.
Si tratta in effetti di un tipo di ristorazione giovanile e innovativa, che spesso rivisita la cultura gastronomica italiana in chiave interculturale, come per la cucina fusion, oppure in chiave tematica (come accade nei locali specializzati, ad esempio le risotterie, o quelli che trattano temi particolari o un alimento pregiato).
Vedremo dunque in questa guida che cos’è un menù degustazione, come si sviluppa e da quali e quante portate può essere composto; vedremo inoltre i vantaggi che può apportare al ristorante che sceglie di adottarlo, così come i casi in cui invece è preferibile ripiegare su un’opzione più comune, come quella del menù à la carte. Vi daremo inoltre alcuni consigli e delle idee pratiche sullo sviluppo di un menù degustazione, e saranno spiegati i principali meccanismi che lo rendono una parte così importante dell’anima accattivante dei ristoranti più quotati
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