Tramezzini con radicchio

Tra la scelta di panini e tramezzini del vostro banco, i tramezzini con radicchio saranno molto apprezzati, per il loro gusto sapido e intenso, che richiama i sapori decisi delle regioni alpine del Nord Italia.

Per una farcitura perfetta, il radicchio fresco deve essere pulito e scottato in padella nel Burro Galbani Professionale, quindi tritato finemente per farlo adattare alla forma del tramezzino, come ingrediente di mezzo della farcitura.

Per valorizzare e contrastare il suo sapore agrodolce, vi proponiamo infatti di abbinarlo alla sapidità decisa dello Speck La Galbaneriae alla delicatezza del formaggio, utilizzando come base di questi tramezzini il Latticino Spalmabile Galbani Professionale.

1. Per preparare i tramezzini con radicchio, lavare e mondare il radicchio sotto un getto di acqua fredda e asciugarlo con un panno da cucina.
2. Far sciogliere il Burro Galbani Professionale in una padella e far rosolare il cipollotto tagliato finemente.
3. Una volta rosolato, tritare il radicchio e aggiungerlo al cipollotto, mescolare bene per 2 minuti e versare il vino bianco.
4. Sfumato il vino, salare e pepare il radicchio e lasciarlo cuocere per altri 5 minuti, quindi spegnere il fuoco e far intiepidire.
5. Affettare con l’affettatrice lo Speck La Galbaneria e disporre le fette su un tagliere, per averle a disposizione.
6. A questo punto tagliare il pane per tramezzini per ottenere 8 quadrati e poi 16 triangoli uguali e accoppiarli.
7. Spalmare sulla fetta inferiore di ciascuna coppia il Latticino Spalmabile Galbani Professionale, disporci sopra una cucchiaiata di radicchio stufato e sopra ancora una fetta di speck.
8. Terminato l’assemblaggio degli ingredienti, chiudere i tramezzini con radicchio e servirli subito, o avvolgerli nella pellicola e conservarli in frigorifero fino al momento opportuno.

Il radicchio è una varietà di cicoria, un’erba a carattere perenne che cresce allo stato selvatico e che viene impiegata in cucina sin dall’epoca romana. Le sue larghe foglie sono utilizzate anche oggi, per preparare insalate e minestre, possono avere diverse forme e colori, a seconda della varietà, e si caratterizzano per un gusto amarognolo. In ambito alimentare e medico, sono molto utilizzate anche le radici per creare infusi e succhi.

Per evitare che le pietanze abbiano un gusto troppo amaro, l’ideale sarebbe raccogliere le foglie prima che la pianta fiorisca e, anche in fase di pulizia e mondatura, è sempre meglio eliminare le foglie più piccole e interne, dove il gusto amarognolo è più concentrato.